Il verdetto di un’epoca
Io mi preoccupo della mia epoca. Fino a qualche secolo fa, una simile affermazione avrebbe potuto apparire scontata. Ma oggi, ora, in questo momento, non più. E’ l’errore fondamentale dell’essere umano, il dare troppe cose come sicure, assolute e naturali. Poi arriva il diverso, l’elemento destabilizzante che ci mette in crisi. Con un gesto distratto ma ugualmente devastante, in un attimo frantuma il fragile e imperfetto castello di sabbia delle nostre convinzioni. E mentre noi arranchiamo e boccheggiamo storditi, troppo confusi per dare ascolto alla ragione, in assenza di altri punti di riferimento ci lasciamo sedurre dalla paura. E senza che ce ne rendiamo conto, il diverso è già diventato il nemico. Il nostro nemico. Perché mi tormento con pensieri del genere? Non dovrei permettere a dubbi irrazionali di influenzare le mie decisioni. L’incertezza fine a se stessa è la peggior malattia di un buon giudice. Ormai, che mi piaccia o no, sono vecchia, e ho portato avanti la mia esistenza seguendo punti di riferimento che sarebbe pericoloso e assurdo rimettere in discussione proprio adesso.
Angolo UE giugno 2009
NOTIZIE FONTE SANCO
Il Consiglio adotta la raccomandazione sulle malattie rare
Scopo della raccomandazione è rendere più efficace ed esauriente l’azione dei paesi dell’UE nel campo delle malattie rare.
Link: http://ec.europa.eu/health/ph_threats/non_com/rare_10_en.htm
Raccomandazione del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti
La raccomandazione intende creare un quadro per stimolare lo sviluppo, da parte dei paesi membri e in collaborazione reciproca, di politiche e azioni per affrontare i problemi chiave della sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all'assistenza sanitaria.
Link: http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/09/st10/st10120.it09.pdf
La biomusica
Si dice Biomusica quella metodologia precisa e diretta atta all’equilibrio ed alla stimolazione del corpo per evitare la somatizzazione dei conflitti emotivi. Il termine evocativo della vita (bios) nel nome di questa particolare terapia sta a significare la diretta correlazione che esiste fra le funzioni vitali del corpo e l’arte della musica, un rapporto invero assai antico che oggi trova moderne ed importanti applicazioni.
L’ideatore della biomusica è il professor Mario Corradini, docente di Musicoterapia in Italia, in Svizzera ed in Spagna, il quale si è basato sulla relazione fra suoni, musica e malattia, creando un percorso terapeutico indirizzato alle persone sofferenti di sintomatologie non sempre dichiarate, ma con chiare difficoltà di relazione o in uno stato di dipendenza (come la tossicodipendenza).
Sardegna: le sugherete dell'isola minacciate dai lepidotteri defogliatori
Il frantoio dava da una parte su un cortile e dall'altra su un orto che scendeva fino allo stradale sopra la valle; un bell'orto alquanto selvatico, con rocce, siepi di biancospino e di fichi d'India, peschi e mandorli e una quercia dal tronco corroso, nido di grosse termiti, di cavallette, di bruchi e d'uccelli.
Grazia Deledda, Cenere (1904)
L'allarme arriva dal WWF, che avverte: “Nei prossimi 10 anni potrebbe andare perduto fino al 75% delle querce da sughero del Mediterraneo occidentale, con danni irreversibili per l'ambiente e per l'economia”. Questi alberi dal profilo severo, che vediamo spesso affiorare tra le rupi granitiche della Sardegna con le chiome scomposte e il tronco contorto, solcato da rughe profonde, sono un elemento dominante del paesaggio boschivo dell'isola, che ospita l'85% delle foreste sugherifere italiane.
Scienzaonline Anno 6° n. 64 maggio 2009
Scienzaonline Anno 6° n. 64 maggio 2009
Celebrazioni di un visionario in cerca di scoperte. Le scoperte scientifiche vanno celebrate.
Sono passati 25 anni da quelle fasi convulse in cui si brancolava completamente nel buio sulle cause ed il possibile agente patologico di quella epidemia di Sarcoma di Kaposi osservata tra gruppi di omosessuali nell'area di San Francisco. Mentre venivano indicate varie cause (da sostanze chimiche ad anatemi divini) un gruppo sparuto di virologi cercava un nuovo virus.
Tra questi un posto preminente sin dall'inizio è stato ricoperto da Robert C. Gallo, allora a capo della Unità di Virologia Oncologica dell'NIH, oggi presedente dell'Istituto di Human Virology da lui fondato a Baltimora.
Acquaponica: nell’arcipelago delle Bahamas piante e pesci crescono insieme. Merito di un programma di ricerca che coniuga l’allevamento ittico con la coltivazione di piante in acqua. Il risultato? Un metodo di coltivazione biologica a impatto ambientale 0
Nonostante sia nata circa trent’anni fa, l’acquaponica è un sistema quasi del tutto sconosciuto in Italia e nel resto d’Europa. Questa pratica innovativa rappresenta il connubio tra acquacoltura, l’allevamento controllato di pesci, e idroponica: una tecnica di coltivazione di piante fuori suolo, che utilizza un substrato inerte come argilla, fibra di cocco o lana di roccia in cui la pianta viene irrigata con una soluzione di acqua e composti inorganici.
Nell’acquacoltura, l’acqua ricca di rifiuti organici dei pesci viene scaricata nell’ambiente. Le sostanze organiche che si accumulano nel sistema, infatti, causano una diminuzione dell’ossigeno dissolto e la conseguente produzione di anidride carbonica e ammoniaca, le quali, se l’accumulo di materia organica continua, si decompongono per via anaerobica e producono metano e solfuro di idrogeno, tossici per i pesci. Per questo motivo è importante assicurare il ricircolo di acqua e ossigeno e la rimozione delle sostanze organiche.
Nell’idroponica, l’acqua ricca di sostanze nutritive necessarie alle piante compie un ciclo continuo tra un serbatoio e le vasche in cui si trovano le piante.
Ecco l’anello mancante tra uomo e scimmia IDA
Era un piccolo animale a quattro zampe grosso più o meno come un gatto, aveva dieci anni alla sua morte ed arriva da un passato lontano 47 milioni di anni. Al Museo di Storia Naturale di New York con toni trionfalistici è stato dato l’annuncio che finalmente è stato scoperto l’anello mancante tra uomo e scimmia.
Crisi di identita’
Giorno: 22 novembre Ore: 3 a.m.
La prima regola di uno scrittore che voglia durare più di un tronfio romanzo e qualche scarna poesiola, è quella di non affezionarsi mai a ciò che scrive. Ecco, lo stesso forse dovrebbe valere per il proprio corpo. Più lo vizi e lo soffochi di attenzioni, più lo eleggi a improbabile ricettacolo di una fatua perfezione, più quello, inevitabilmente, ti tradirà con le sue beffe subdole, con i suoi acidi capricci.
Per “La Stanza”, al secolo Emil Moore, le alternative erano due, se sperava di sopravvivere alla croce di una fragile fisicità. Rinnegarla completamente, e questo sarebbe stato o un suicidio, o un patetico tentativo di auto inganno. Oppure trasformarla in uno strumento, come la maniglia di una porta, un noioso ma inevitabile tramite per “qualcos’altro”. Emil aveva scelto questa seconda opzione.
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