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Covid-19, Magi: "Senza 'furbetti', vaccino Pfizer a tutti i medici. Astrazeneca forse non ottimale per alcune categorie professionali"
19 Feb 2021 Scritto da Omceo
"Con le dosi distribuite ai 'furbetti' oggi avremmo gia' vaccinato e coperto tutto il personale sanitario con il vaccino Pfizer". Cosi' Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici di Roma, intervenendo oggi in diretta alla trasmissione 'Gli inascoltabili' su Nsl radio.
"Credo sarebbe stato opportuno vaccinare insieme operatori sanitari e ultra 80enni, compresi quelli che sono nelle Rsa.
Tutti hanno ovviamente necessita' di vaccinarsi, ma il problema e' che molti non sanitari sono stati vaccinati prima dei sanitari e addirittura prima degli anziani". Magi ha fatto quindi sapere che "non ci aspettiamo la gratitudine in quanto medici, perche' anche senza quella continueremo a fare il nostro lavoro, ma a volte siamo ignorati dalle istituzioni e ci troviamo nella posizione di non essere ascoltati. Troppo facilmente- ha concluso- siamo passati da 'eroi e angeli' a 'imputati'".
L’intelligenza artificiale trova nella voce la “firma” delle malattie neurologiche
19 Feb 2021 Scritto da Università di Roma La Sapienza
L’analisi avanzata della voce con algoritmi di machine learning offre nuove opportunità di indagine strumentale e non invasiva delle malattie neurologiche, consentendo di sviluppare una medicina di precisione. Lo studio della Sapienza, in collaborazione con l'I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e l'Universtà degli Studio di Roma Tor Vergata, è pubblicato sulla rivista Movement Disorders
L’analisi della voce, eseguita con una specifica tecnica di intelligenza artificiale chiamata machine learning, potrebbe diventare uno strumento cruciale per la diagnosi e la valutazione clinica del Tremore Essenziale. Questa è la prospettiva aperta da uno studio scientifico pubblicato sulla rivista scientifica Movement Disorders e frutto della collaborazione tra i dipartimenti di Neuroscienze umane e di Organi di senso della Sapienza, l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) e il Dipartimento di Ingegneria elettronica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Uno studio, pubblicato sulla rivista Brain Sciences, coordinato dall’Università Statale di Milano indaga le conseguenze neurologiche nella fase post ospedaliera dei pazienti Covid-19, a distanza di 5 mesi: rallentamento mentale e difficoltà di memoria i sintomi più persistenti.
Quando il cervello si sorprende
17 Feb 2021 Scritto da Istituto di neuroscienze (Cnr-In), Unifi, Unipi
Pubblicato su Current Biology uno studio dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-In) e delle Università di Firenze e Pisa che rivela come comunicano tra loro i meccanismi cerebrali tra aspettativa e sorpresa.
Un pool di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-In) e delle Università di Firenze e di Pisa hanno indagato i processi cerebrali che sottendono i meccanismi collegati tra aspettativa, illusione e sorpresa. Nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology/Cell-press e intitolato Perceptual history propagates down to early levels of sensory analysis, Guido Marco Cicchini (Cnr-In), Alessandro Benedetto (Unipi) e David Burr (Unifi) hanno studiato in che modo il cervello genera le aspettative sul mondo che ci circonda. Lo studio muove da un fenomeno noto come dipendenza seriale in cui, per esempio quando il prestigiatore esegue un numero di illusionismo, gli osservatori tendono a confondere le proprietà degli oggetti che hanno di fronte (ad esempio il colore, l’orientamento, ecc.) con quelle di oggetti simili visti poco prima.
L’attaccamento dei cani verso i proprietari è molto simile a quello dei bambini verso i genitori
17 Feb 2021 Scritto da Redazione
La ricerca condotta al dipartimento di Scienze Veterinarie pubblicata sulla rivista “Animals- MDPI”
Il modello di attaccamento che i cani sviluppano verso i proprietari è come quello dei bimbi verso i genitori o “prestatori di cura” (caregiver). La notizia arriva da uno studio pubblicato sulla rivista “Animals- MDPI” e condotto al dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa dove da circa dieci anni un gruppo di ricercatori si occupa del tema.
“Che da questo punto di vista i cani da compagnia avessero dei comportamenti simili a quelli dei bambini si sapeva già – spiega la dottoressa Chiara Mariti, ricercatrice dell’Ateneo pisano – questa però è la prima volta che siamo riusciti a declinare più precisamente i vari stili di legame sottoponendo i cani a test molto simili a quelli usati per gli umani”.
Nuove strategie contro obesità e diabete, ricerca di UniTo dimostra che il grasso dialoga con le cellule del pancreas
17 Feb 2021 Scritto da Università di Torino
I risultati dello studio internazionale, pubblicato sulla prestigiosa rivista JCI Insight, suggeriscono come il grasso adiposo, ormai considerato un vero e proprio organo metabolico, abbia un ruolo determinante nella regolazione della funzione di altri organi.
L’obesità è uno dei problemi più rilevanti della società moderna ed è ormai nota l’associazione di questa condizione con patologie come il cancro, le malattie cardiovascolari e il diabete. Uno studio recente, coordinato dalla Prof.ssa Riccarda Granata, della Divisione di Endocrinologia e Metabolismo diretta dal Prof. Ezio Ghigo, del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino, ha dimostrato che esiste un “dialogo” tra gli adipociti, le principali cellule del grasso addominale, e le cellule beta del pancreas, deputate alla secrezione dell’insulina e regolatrici essenziali del nostro metabolismo, la cui disfunzione rappresenta la principale causa di diabete.
I farmaci anti-estrogeni somministrati alle donne in cura per il tumore al seno bloccano il Covid-19
17 Feb 2021 Scritto da Università di Padova
È il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista «Annals of Oncology» dalle giovani ricercatrici Monica Montopoli (VIMM – Università di Padova) e Arianna Calcinotto (IOR di Bellinzona) su un campione di oltre 50mila donne testate per l’infezione da SARS-CoV2 in Veneto.
I farmaci SERM (Modulatori Selettivi del Ricettor Estrogenico)sarebbero efficaci nel contrastare l’infezione da SARS-CoV-2 e il successivo sviluppo del virus: è quanto emerge da uno studio condotto dalle ricercatrici Monica Montopoli (VIMM-Università di Padova) e Arianna Calcinotto (IOR di Bellinzona) su una popolazione femminile di 51.060 donne testate per l'infezione da SARS-CoV-2 nella Regione Veneto.
On line il portale italiano dedicato al Covid-19
15 Feb 2021 Scritto da Consortium GARR - The Italian Research & Education Network
L'Italian Covid Data Portal è il portale che mira ad esporre, in modalità aperta, i dati scientifici prodotti a livello nazionale su Covid-19 e Sars-CoV-2, promuovendone la condivisione. Realizzato da Elixir-it, nodo italiano dell'infrastruttura europea per la bioinformatica e i dati biologici coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche, intende favorire una più ampia collaborazione tra ricercatori, e rappresenta l'istanza italiana del portale realizzato su invito della Commissione Europea dall'European Bioinformatics Institute (EBI) e altri partner.
È online, all'indirizzo https://www.covid19dataportal.it, l'Italian Covid-19 Data Portal, sito web che raccoglie ed espone, in modalità aperta, i dati della ricerca italiana sul virus Sars-CoV-2 e sul Covid-19. Posto al servizio dei ricercatori italiani e di tutti gli interessati, il portale è realizzato dal nodo italiano dell'infrastruttura europea Elixir per i dati delle scienze della vita, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche, al quale partecipano altri 22 soggetti del Paese tra Università, istituzioni di ricerca – tra cui l'Istituto Superiore di Sanità - e centri tecnologici come Garr, la rete nazionale della ricerca.
Infezioni virali : scoperta una “scorciatoia” del sistema immunitario per combatterle
15 Feb 2021 Scritto da Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
I ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dell’Università di Genova hanno individuato nuove cellule staminali più efficienti nella produzione di natural killer, le cellule che difendono l’organismo dall’aggressione dei patogeni. Lo studio, sostenuto da AIRC, è stato pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Una “scorciatoia” del sistema immunitario per rifornire più rapidamente l’organismo delle difese necessarie (le cellule natural killer) a contrastare virus e altri agenti patogeni. Sono le nuove cellule staminali superefficienti scoperte dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dell’Università di Genova con la collaborazione di altri Centri italiani. Lo studio ha coinvolto bambini e adulti affetti da HIV, epatite C e infezione da citomegalovirus. I risultati della ricerca, finanziata principalmente da AIRC, sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Allergy and Clinical Immunology.
LE CELLULE NATURAL KILLER
Le cellule natural killer (NK) giocano un ruolo fondamentale nella difesa di prima linea contro le infezioni da virus, ma anche contro la crescita dei tumori e la diffusione di metastasi. Hanno una vita piuttosto breve (pochi giorni) e richiedono un ricambio costante che viene garantito dalle staminali da cui hanno origine tutte le cellule del sangue. In alcune condizioni patologiche, come le infezioni virali e altre malattie infiammatorie, l’impiego e il possibile “esaurimento” delle NK aumentano notevolmente. Per rispondere al fabbisogno dell’organismo, quindi, le staminali si attivano, iniziano a dividersi e a dare origine a diverse cellule difensive del sangue, in particolare le NK. Tuttavia, per ottenere cellule NK mature e perfettamente armate occorrono molte settimane, un tempo non sempre compatibile con l’aggressività e la rapidità della replicazione del virus in corso d’infezione.
Sviluppo e Sperimentazione di Anticorpi monoclonali sintetici nel COVID-19
12 Feb 2021 Scritto da Policlinico Tor Vergata
La Regione Lazio finanzia la ricerca al Policlinico Tor Vergata sui nuovi farmaci contro il Covid.
Oggi il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, si è recato in visita ai Laboratori del Policlinico Tor Vergata. Presenti il Commissario Straordinario Tiziana Frittelli ed il Rettore Orazio Schillaci.
La Regione Lazio sostiene con 2 milioni di euro la ricerca dei nuovi farmaci.
Il progetto finanziato mira a fornire le basi biochimiche e molecolari (pre-cliniche) e cliniche di fase 1 e fase 2 con l’impiego di anticorpi monoclonali contro la malattia COVID-19, che va dalla identificazione anticorpi monoclonali come potenziali candidati antivirali per COVID19, allo sviluppo dei prototipi cellulari fino alla sperimentazione clinica di fase I, Fase II e Fase III di mAbs nella terapia e profilassi dell’infezione da SARS.Cov2.
Il Prof Giuseppe Novelli, direttore della UOC di Genetica Medica, ha illustrato il progetto di sperimentazione: “ In medicina, gli anticorpi monoclonali hanno un ruolo sempre crescente negli ultimi anni soprattutto nel trattamento delle malattie autoimmuni, nel cancro e nelle malattie infettive (virus respiratorio sinciziale, infezioni da clostridium difficile, Ebola e SARS-CoV-2). Oggi vengono utilizzati diversi approcci per la creazione di anticorpi che reagiscono con l'obiettivo desiderato:
● Produzione in modelli animali;
● Isolamento da pazienti;
● Anticorpi sintetici da screening di “librerie” fagiche
La maggior parte degli anticorpi terapeutici vengono oggi ottenuti utilizzando tecnologie di “visualizzazione”, in cui gli anticorpi umani o frammenti di essi vengono visualizzati sulla superficie di organismi biologici semplici, come i fagi, i batteri o il lievito. Spiega il Prof. Giuseppe Novelli come produrre gli anticorpi monoclonali sintetici. “Si utilizza una piattaforma tecnologica all'avanguardia per la generazione di anticorpi sintetici di alta qualità e di altre proteine che possono essere utilizzate nella ricerca e nella medicina. La piu’ utilizzata è la Libreria di Toronto, acronimo TRAC, che è in grado di
produrre migliaia di anticorpi di alta qualità e proteine sintetiche contro numerosi bersagli diversi, che possono quindi essere immediatamente valutati per il potenziale terapeutico e di ricerca.
Oggi vi sono una decina gruppi al mondo attivi nella identificazione e produzione di anticorpi monoclonali contro SARS-CoV-2 tra cui il nostro, in collaborazione con l’Università di Toronto.
Gli anticorpi monoclonali forniscono una strada alternativa e complementare ai vaccini per la prevenzione del COVID-19. L'infusione passiva di anticorpi monoclonali come pre esposizione o profilassi post-esposizione può offrire una protezione immediata dalle infezioni che potrebbero durare settimane o mesi.
L'utilizzo di anticorpi monoclonali è già in atto da mesi negli Stati Uniti, in Israele, e da questa settimana anche in Germania e Ungheria. Analogamente a quanto si sta facendo per i vaccini ad mRNA, la piattaforma di monoclonali sintetici da noi sviluppata potrebbe consentire un “aggiornamento” dei prodotti e aumentare la difesa per respingere le varianti nuove presenti e future. La tecnologia che abbiamo messo a punto consente infatti di “aggiornare” i nostri monoclonali per renderli adatti alle varianti del virus.”