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Alimenti e diete iper proteiche: è boom di consumi, ma attenzione alla salute
09 Nov 2022 Scritto da Redazione
Iper proteico è sinonimo di salute e benessere? Medici, nutrizionisti ed esperti fanno chiarezza e mettono in guardia: "Attenzione ai soggetti inclini a certe patologie"
I dati di un fenomeno sempre più in crescita: gli italiani mangiano troppa poca frutta e verdura rispetto alle porzioni consigliate per un'alimentazione bilanciata. Il falso mito del low-carb per perdere peso in poco tempo.
Budini e dessert, barrette e preparati in polvere. Spesso in confezioni accattivanti e tutti con un unico comune denominatore: un alto contenuto proteico. L'industria alimentare sta cavalcando ormai da qualche anno un nuovo trend, quello dei prodotti ad alto contenuto proteico. Un vero boom per industria e consumatori, a contrappeso di un'alimentazione low-carb indirizzata soprattutto a target sportivi, salutisti o più in generale interessati a una perdita di peso. Ma l'uso o l'abuso di una dieta iper proteica può avere risvolti spiacevoli per la salute, a volte anche gravi.
LOW CARB E PERDITA DI PESO
Complici anche alcune diete di particolare tendenza (come ad esempio la dieta iperproteica o la dieta chetogenica), a un ridotto consumo di carboidrati viene spesso associata una rapida e significativa perdita di peso. Ma limitare l'apporto di certi nutrienti prediligendone altri in misura eccessiva, può portare scompensi in
termini di fabbisogno giornaliero e quindi, a lungo termine, anche a gravi danni alla salute nonché lo sviluppo e acutizzazione di importanti patologie.
Ma al di là di mode e tendenze, un'alimentazione ad alto contenuto proteico è davvero sinonimo di benessere e salute? Medicina e scienza mettono da sempre in guardia sulle diete fai-da-te, invitando a rivolgersi ad esperti professionisti come dietisti e nutrizionisti. Questo grande exploit di alimenti iper proteici può rivelarsi infatti non solo un trend illusorio per il dimagrimento e la perdita di peso, ma soprattutto un potenziale serio pericolo per la salute.
I DATI DI QUESTO FENOMENO
A incoraggiare la tendenza delle diete low-carb, è soprattutto il legame spesso associato tra un elevato apporto proteico e l'aumento di massa e forza muscolare, a discapito della massa grassa e quindi a favore della perdita di peso. "Dieta proteica = dieta sana" è diventato quindi un assioma che convince sempre di più e in modo sempre più diffuso i consumatori all'acquisto di prodotti high pro, facendo
implementare così anche il mercato di settore, aumentato negli ultimi anni in modo impressionante.
I dati della sorveglianza di popolazione PASSI relativi al biennio 2020-2021 fotografano un'inclinazione dei consumatori italiani sempre meno aderente alla così detta "dieta mediterranea": in particolare, soprattutto le fasce anagraficamente più giovani tendono a sottostimare carboidrati e zuccheri raffinati, prediligendo proteine, sia animali che vegetali. E ancora, sulle tavole degli italiani c'è troppa poca frutta e verdura, molta carne e molti salumi.
Il rapporto evidenzia poi un aumento di prodotti ricchi in proteine del tipo formaggi, affettati, hamburger e uova, ma anche albume liquido in brik, fiocchi di latte e yogurt greco.
E anche qui, consumi in aumento per prodotti stranieri e più o meno esotici, come ad esempio lo yogurt colato islandese, il latte fermentato svedese, lo skyr islandese o il kefir orientale(*).
IL PARERE DELL'ESPERTO
"Uno dei vantaggi della dieta iperproteica è che consente di non perdere massa muscolare durante un periodo di perdita di peso - spiega il Dott. Giulio Gaudio, nutrizionista ed esperto dietista - Il beneficio maggiore dato da una dieta iperproteica è infatti proprio il senso di sazietà, che consente a chi si trova in un regime di dieta una maggiore aderenza al nuovo piano alimentare, grazie all'elevato potere saziante che diversi studi scientifici riscontrano e confermano nelle proteine". "Chi si sottopone a iperproteiche, in genere, riscontra una perdita di peso più veloce e più efficace ma a lungo termine, consumare una elevata quantità di proteine non è sempre garanzia di perdita di peso e anzi, può portare allo sviluppo di disturbi e gravi patologie - continua il Dott. Gaudio - Le proteine, infatti, apportano le stesse calorie dei carboidrati, per cui un loro consumo eccessivo (se non si segue una dieta bilanciata negli altri nutrienti) puo' addirittura portare ad ingrassare. Bisogna poi fare attenzione alle conseguenze che comporta sullo stato di idratazione: quando le proteine sono in eccesso, devono essere "demolite" e il prodotto di scarto che si genera viene eliminato attraverso l'urina. Se si eccede quindi con il consumo di proteine e non si beve abbastanza acqua, si potrebbe incorrere in un forte stato di disidratazione".
I RISCHI PER LA SALUTE
E' chiaro quindi come a certi soggetti come ad esempio persone che soffrono già cronicamente di insufficienza renale, "sia fortemente sconsigliata una dieta iperproteica, per non andare così a compromettere o a sovraffaticare una funzionalità renale già critica" continua l'esperto. E non è tutto, una dieta chetogenica o più in generale iper proteica è fortemente sconsigliata anche per soggetti affetti da insufficienza epatica, renale e cardiaca. Ai pazienti con diabete di tipo 1, alle donne in gravidanza e allattamento e a tutti i soggetti con particolare disturbi psichici o del comportamento o che abusano di alcol e altre sostanze.
(*) "Dieta iper proteica e dieta ipoglucidica" / Ministero della Salute 2021
Disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività: quando è il corpo che parla
07 Nov 2022 Scritto da Università degli studi di Padova
Pubblicato sulla rivista «Scientific Reports» lo studio Reduced motor planning underlying minhibition of prepotent responses in children with ADHD, coordinato da Teresa Farroni dell’Università di Padova e Gustavo Marfia dell’Università di Bologna, che fa luce sulle difficoltà dei bambini con disturbo da deficit di attenzione e/o iperattività (ADHD) di inibire azioni automatiche.
Immaginiamo un gruppo di bambini a scuola al momento del pranzo in mensa: i piatti arrivano un po’ alla volta ma gli insegnanti li invitano a iniziare a mangiare quando tutti hanno ricevuto il cibo.
La capacità dei bambini di inibire azioni automatiche permette loro di regolare flessibilmente il proprio comportamento a seconda degli eventi dinamici dell’ambiente esterno. Questa abilità richiede che i bambini, implicitamente, controllino i propri movimenti, in una stretta relazione mente-corpo.
Paziente con tumore cerebrale operato da sveglio mentre suona il sassofono
27 Ott 2022 Scritto da Paideia International Hospital
È uno dei primi interventi di tale complessità eseguiti in Italia in una struttura privata, il Paideia International Hospital di Roma. A guidare l'équipe il dottor Christian Brogna, esperto internazionale di chirurgia dei tumori complessi e "awake surgery"
Straordinario intervento chirurgico, al Paideia International Hospital di Roma, dove un paziente ha subito una operazione al cervello da sveglio mentre suonava il sassofono, da mancino, complicando ulteriormente una sfida già davvero eccezionale. L'équipe guidata dal dottor Christian Brogna, neurochirurgo Paideia International Hospital, esperto internazionale di chirurgia dei tumori complessi e "awake surgey", ha rimosso completamente il tumore cerebrale senza compromettere le funzioni neurologiche del paziente. Si tratta di uno dei primi interventi di tale complessità eseguiti in una struttura privata. G.Z, 35 anni, straniero ma romano d'adozione, appassionato di musica, sta bene e parla dell'intervento raccontando la tranquillità provata in quelle ore.
Perché siamo altruisti e qualcuno lo è di più di altri?
26 Ott 2022 Scritto da Università degli studi di Milano
I ricercatori e le ricercatrici dell’Università degli Studi di Milano e dell’Istituto Italiano di Tecnologia- IIT hanno dimostrato per la prima volta che la causa dell’essere egoisti o altruisti
dipende da una commistione tra fattori sociali e comportamentali, insieme a meccanismi cerebrali che interessano una specifica area del cervello, l’amigdala. La pubblicazione su Nature Neuroscience.
Un team di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT e dell’Università Statale di Milano hanno scoperto le cause che regolano lo sviluppo di atteggiamenti di altruismo e di egoismo nel mondo animale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, porta alla luce il ruolo dei fattori comportamentali e socio-ambientali uniti a specifici fattori cerebrali. In particolare, il gruppo del Dr. Diego Scheggia, coordinato dalla professoressa Monica Di Luca e dal professor Fabrizio Gardoni, e il laboratorio Genetics of Cognition di IIT coordinato da Francesco Papaleo hanno dimostrato per la prima volta il coinvolgimento delle connessioni fra l’amigdala baso laterale e la corteccia prefrontale del cervello. L’attivazione fisiologica o meno di questi collegamenti, infatti, influenza il manifestarsi di comportamenti
egoistici o altruistici e questo potrebbe spiegare la variabilità degli atteggiamenti tra diversi soggetti. Lo studio ha evidenziato infatti che nei soggetti più altruistici, i neuroni dell’amigdala, già noto come il nostro centro emotivo, si attivano maggiormente rispetto a quelli dei soggetti egoisti.
Tumori del sangue: "il 70% dei pazienti guarisce. Le Cart T e gli anticorpi bispecifici rivoluzionano la cura"
26 Ott 2022 Scritto da Medinews
Giovanni Martinelli: “La terapia cellulare ha cambiato le prospettive nei linfomi più aggressivi e nella leucemia linfoblastica acuta. Il nostro Paese al vertice nel mondo nelle sperimentazioni, ma sono ancora troppo poche le officine di produzione di queste armi innovative”. Claudio Cerchione: “Nel mieloma multiplo nuovi monoclonali colpiscono le cellule malate con la precisione di un laser”
Oggi guarisce il 70% delle persone colpite da tumori del sangue. Quindici anni fa questa percentuale non superava il 30%. Un risultato molto importante, ottenuto grazie all’innovazione delle terapie, che non si ferma e vede l’Italia al vertice della ricerca. I tumori del sangue più frequenti sono i linfomi, le leucemie e il mieloma multiplo, che ogni anno nel nostro Paese fanno registrare circa 30mila nuovi casi. Le frontiere più avanzate della ricerca sono costituite dalle CAR T, cioè dalla terapia cellulare, e dagli anticorpi bispecifici. Le CAR T sono oggi rimborsate e disponibili nel nostro Paese nei linfomi più aggressivi e nella leucemia linfoblastica acuta, in pazienti già sottoposti a diverse linee di terapia e con un’aspettativa di vita molto breve in assenza di una terapia adeguata, pari a pochi mesi. Oggi il 60-70% della popolazione trattata con CAR T vive più di un anno.
Nel mieloma multiplo anticorpi monoclonali bispecifici sono in grado di colpire le cellule tumorali con estrema precisione, paragonabile a un laser. Nella leucemia mieloide acuta, che fino a pochi anni fa aveva una prognosi infausta soprattutto nei più anziani, armi sempre più selettive consentono di togliere il carburante alle cellule leucemiche. Per costruire “un ponte della ricerca” fra Italia e Stati Uniti, fino al 26 ottobre a Roma si svolge la quarta edizione della SOHO Italy annual Conference. SOHO Italy è l’estensione italiana della “Society of Hematologic Oncology”, fondata negli Stati Uniti nel 2012 dai ricercatori del MD Anderson Cancer Center di Houston.
Uno studio internazionale ha dimostrato che la solitudine può influire sulla memoria riducendo nelle persone la capacità di riconoscimento di volti già visti. La ricerca è pubblicata sulla rivista Scientific Reports.
Uno studio internazionale condotto dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza in collaborazione con la Bournmouth University in Inghilterra, ha dimostrato che esiste una connessione tra solitudine e memoria e in particolare tra solitudine e capacità dell’uomo di riconoscere volti già visti. La ricerca, finanziata dalla società scientifica “Experimental Psychology Society” e pubblicata sulla rivista Scientific Reports, si basa sul presupposto che l’essere umano ha una forte necessità di connessioni sociali, un bisogno di affiliazione, “di appartenere, di essere parte di…”. Il senso di solitudine arriva nel momento in cui questo bisogno non viene soddisfatto, sia per mancanza di contatti sociali sia perché si ritiene che i contatti sociali esistenti siano insoddisfacenti.
Stress: in Italia ne soffrono 9 persone su 10. Dalle cellule staminali arriva una soluzione naturale
25 Ott 2022 Scritto da Medinews
Il Presidente Caradonna: “Un rinnovato concetto: dalla staminalità dell’individuo al benessere. Misurare le staminali circolanti ci permette di scoprire come stiamo e di intervenire per migliorare il nostro stato di salute”
Il Presidente SIMCRI School Farina: “In un momento storico in cui le figure professionali in ambito sanitario tendono a mancare, investire in formazione è necessario e fondamentale”.
Pandemia, difficoltà economiche, inquinamento, mancanza di attività fisica, tensioni sul lavoro: sono alcune tra le maggiori cause di stress, che in Italia affligge 9 persone su 10. A contribuire alla sua diminuzione, però, arrivano delle armi del tutto naturali: le cellule staminali, il motore rigenerativo del nostro organismo, in grado di darci informazioni sul nostro stato di salute. Con un semplice prelievo del sangue – come per la misurazione del colesterolo – è possibile misurare il proprio livello di ‘staminalità’ e decidere se intervenire per aumentarlo.
“Ho le farfalle nello stomaco” non è solo una metafora: a dircelo sono le pillole furbe
24 Ott 2022 Scritto da Università di Roma La Sapienza
Un nuovo studio italiano, coordinato dal Dipartimento di Psicologia della Sapienza e dal laboratorio IIT Neuroscience and Society, ha dimostrato, attraverso pillole intelligenti dotate di un termometro, un manometro e un sensore di acidità miniaturizzati e ingerite come normali compresse, l’esistenza di una correlazione tra lo stato fisiologico dell’apparato gastrointestinale e la consapevolezza del proprio corpo. La ricerca è pubblicata sulla rivista iScience
Un nuovo studio interamente italiano pubblicato su iScience ha rilevato come la consapevolezza di avere un corpo e risiedere all’interno di esso, sia una sensazione fortemente correlata a parametri fisiologici del nostro corpo come temperatura, pressione arteriosa e acidità dello stomaco e dell’intestino.
Lo studio è stato sviluppato nei laboratori del Dipartimento di Psicologia della Sapienza in collaborazione con il laboratorio Neuroscience and Society del centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Roma, CLN2S@Sapienza. La ricerca ha evidenziato che gli organi più profondi del nostro corpo, come quelli appartenenti al tratto gastro intestinale, sono gli unici in grado, attraverso segnali mandati ai nervi periferici, di captare sempre tutto ciò che ci circonda.
Scoperta una terapia per trattare l’obesità
21 Ott 2022 Scritto da Università degli studi di Palermo
Scoperta una terapia per trattare l’obesità: il prof. Silvio Buscemi del Dipartimento PROMISE tra gli autori dello studio internazionale pubblicato su Nature Medicine.
Il prof. Silvio Buscemi del Dipartimento PROMISE-Promozione della Salute, Materno-Infantile, Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza "G. D'Alessandro" dell’Università degli Studi di Palermo è tra gli autori di uno studio multicentrico internazionale sulla cura dell’obesità i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Nature Medicine”.
Lo studio, dal titolo “Two-year effects of semaglutide in adults with overweight or obesity: the STEP 5 trial” , è stato condotto al Policlinico “Paolo Giaccone”, centro coordinatore nazionale, e ha confermato la disponibilità di terapie sempre più efficaci per trattare l’obesità.
Melanoma: uno studio nazionale identifica nuovi biomarcatori di malattia
20 Ott 2022 Scritto da Università di Roma La Sapienza
Una nuova ricerca coordinata dalla Sapienza ha individuato nei microRNA del sangue la funzione di biomarcatori non invasivi per la diagnosi precoce del più frequente tumore maligno della pelle. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Translational Medicine.
Il melanoma è un tumore maligno della pelle molto aggressivo che deriva dalla mutazione dei melanociti, cellule responsabili del colore della pelle. La frequenza di questo tumore è in aumento in tutto il mondo. La diagnosi precoce e accurata è un fattore fondamentale per migliorare la percentuale di guarigione e sopravvivenza.