Artificial Intelligence and religion: an in-depth analysis of impacts, ethical implications and the critical risk of cults
Artificial Intelligence (AI) is redefining the technological and social landscape, extending its influence into the realm of religions and spiritual practices. While significant opportunities for innovation are emerging, complex ethical and theological challenges are also becoming apparent, exacerbated by the potential risk of dangerous AI programming. The risks of dangerous AI programming, as analyzed in "The Risks of Dangerous AI Programming" [5], are significant and far- reaching, particularly concerning the instrumentalization of human beliefs and vulnerabilities.
AI in islamic education and beyond: benefits and initial considerations
A crucial starting point for understanding AI's impact on religions is Andri Nirwana's (2025) study [15] titled "SWOT Analysis of AI Integration in Islamic Education: Cognitive, Affective, and Psychomotor Impacts Vol. 5 No. 1." This foundational research highlights how AI is revolutionizing Islamic education, introducing innovative and personalized learning methodologies. Nirwana's study, based on a qualitative approach and a SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) analysis, indicates significant improvements in cognitive and psychomotor learning within Islamic education. AI tools like ClassPoint AI, AI Chatbots, and Squirrel AI contribute to knowledge retention, adaptive learning, and competency-based training in crucial areas such as Quranic recitation, prayer practices, and Islamic jurisprudence. However, the author emphasizes that human educators remain essential for moral and ethical development.
L'Intelligenza Artificiale e la religione: un'analisi approfondita degli impatti, delle implicazioni etiche e il rischio critico delle sette
L'Intelligenza Artificiale (AI) sta ridefinendo il panorama tecnologico e sociale, estendendo la sua influenza anche nell'ambito delle religioni e delle pratiche spirituali. Se da un lato emergono opportunità significative per l'innovazione, dall'altro si palesano sfide etiche e teologiche complesse, aggravate dal potenziale rischio di una programmazione AI pericolosa. I rischi della programmazione pericolosa delle AI, come analizzato in “I rischi della programmazione pericolosa delle AI” [5], sono significativi e di vasta portata, in particolare riguardo alla strumentalizzazione delle credenze e delle fragilità umane.
L'AI nell'educazione islamica e oltre: benefici e prime considerazioni.
Un punto di partenza cruciale per comprendere l'impatto dell'AI nelle religioni è lo studio di Andri Nirwana (2025) [15] intitolato "SWOT Analysis of AI Integration in Islamic Education: Cognitive, Affective, and Psychomotor Impacts Vol. 5 No. 1". Questa ricerca fondamentale mette in luce come l'AI stia rivoluzionando l'educazione islamica, introducendo metodologie di apprendimento innovative e personalizzate.
The perils of dangerous AI programming
Programming Artificial Intelligence (AI) in a dangerous way carries significant risks that could have far-reaching consequences for individuals and society. These risks primarily fall into three categories: unintentional consequences, malicious use, and loss of control.
Unintentional consequences
Even with the best intentions, a poorly designed or insufficiently tested AI can lead to unforeseen and Mharmful outcomes. This can happen due to:
• Flawed objectives or reward functions: If an AI's goal is too narrow or doesn't account for the complex variables of the real world, the AI might achieve its purpose in a damaging way. For example, an AI designed to maximize paperclip production could convert all available matter into paperclips, regardless of the impact on human life.
• Data Bias: AI systems learn from the data they're given. If this data is skewed (for instance, reflecting societal prejudices), the AI will perpetuate and even amplify these biases, leading to discriminatory results in areas like hiring, lending, or criminal justice. For more on this, see O'Neil (2016) [4] and Eubanks (2018) [6].
• Emergent behaviors: As AI systems become more complex, especially with machine learning and deep learning, they can develop behaviors not explicitly programmed or anticipated by their creators. These emergent behaviors could be unpredictable and potentially dangerous.
• Security vulnerabilities: Poorly programmed AI can have security flaws, making it susceptible to hacking. A compromised AI controlling critical infrastructure (like power grids or transportation) could lead to widespread disruptions or disasters.
I rischi della programmazione pericolosa delle AI
Abstract: Programmare un'intelligenza artificiale (AI) in modo pericoloso comporta rischi significativi che potrebbero avere conseguenze di vasta portata per gli individui e la società. Questi rischi si suddividono principalmente in tre categorie: conseguenze inintenzionali, uso malevolo e perdita di controllo.
Conseguenze inintenzionali
Anche con le migliori intenzioni, un'AI mal progettata o insufficientemente testata può portare a risultati imprevisti e dannosi. Questo può accadere a causa di:
Obiettivi o funzioni di ricompensa difettosi: Se l'obiettivo di un'AI è troppo ristretto o non considera le variabili complesse del mondo reale, l'AI potrebbe raggiungere il suo scopo in un modo dannoso. Ad esempio, un'AI progettata per massimizzare la produzione di graffette potrebbe convertire tutta la materia disponibile in graffette, indipendentemente dall'impatto sulla vita umana.
Bias nei dati: I sistemi AI apprendono dai dati che sono stati loro forniti. Se questi dati sono distorti (ad esempio, riflettendo pregiudizi sociali), l'AI perpetuerà e persino amplificherà tali distorsioni, portando a risultati discriminatori in settori come l'assunzione, la concessione di prestiti o la giustizia penale. Per approfondimenti su questo tema, si veda O'Neil (2016) [4] ed Eubanks (2018) [6].
Comportamenti emergenti: Man mano che i sistemi AI diventano più complessi, specialmente con l'apprendimento automatico e il deep learning, possono sviluppare comportamenti non esplicitamente programmati o anticipati dai loro creatori. Questi comportamenti emergenti potrebbero essere imprevedibili e potenzialmente pericolosi.
Vulnerabilità di sicurezza: Un'AI mal programmata può avere difetti di sicurezza che la rendono suscettibile agli hacking. Un'AI compromessa che controlla infrastrutture critiche (come reti elettriche o trasporti) potrebbe portare a interruzioni diffuse o disastri.
War as an Endogenous Mechanism of Growth in Capitalism: A Critical Perspective and Proposals for Alternative Models
This essay, an in-depth analysis of the dynamics among capitalism, growth, and conflict, is divided into four parts to facilitate reading and understanding.
Table of Contents:
• Part 1: The Paradox of Capitalism: Infinite Growth in a Finite World
• Part 2: War: A Hidden "Reset" for the Capitalist Economy?
• Part 3: Beyond the Limit: The Unsustainability of a Destructive Model
• Part 4: Towards a Future of Well-Being: Proposals for a Paradigm of Peace and Sustainability
Parte 1 - La Guerra come Meccanismo Endogeno di Crescita nel Capitalismo: Una Prospettiva Critica e Proposte per Modelli Alternativi
Questo saggio, un'analisi approfondita delle dinamiche tra capitalismo, crescita e conflitto, è suddiviso in quattro parti per facilitarne la lettura e l'approfondimento.
Elenco delle Parti:
• Parte 1: Il paradosso del capitalismo: crescita infinita in un mondo finito
• Parte 2: La guerra: un "reset" nascosto per l'economia capitalistica?
• Parte 3: Oltre il limite: l'insostenibilità di un modello distruttivo
• Parte 4: Verso un futuro di bene-essere: proposte per un paradigma di pace e sostenibilità
Parte 1: Il Paradosso del Capitalismo: Crescita Infinita in un Mondo Finito
Abstract: Questo articolo esamina criticamente la presunta necessità strutturale dei conflitti armati all'interno del sistema economico capitalistico. Sosteniamo che, in un mondo di risorse finite e con una popolazione in crescita costante, la logica di crescita illimitata del capitalismo porti a dinamiche intrinseche di crisi. La guerra, lungi dall'essere un mero evento esogeno, può funzionare come un meccanismo di riavvio e rigenerazione economica. Si argomenta, pertanto, l'urgenza di trascendere questo modello verso paradigmi alternativi che privilegino il controllo demografico consapevole e il benessere sociale, anziché la mera accumulazione di capitale, in un'ottica di sostenibilità ed equità globale.
Medicine between science and dogma: a critical analysis
Medicine, in its essence, is a discipline based on science, evidence, and constant research [16]. Yet, upon closer observation of the dynamics that govern it, a disturbing reflection emerges: medical practice, unfortunately, sometimes takes on the guise of a religion, where protocol becomes the new ritual, and criticism is often suppressed in favor of orthodoxy.
The physician: executor or critical thinker?
As rightly noted, the foundation of the medical profession has historically been anchored to directives from above. Just consider how long it took them to understand that hands should be washed before operations. A dramatic historical example of this resistance is the story of Ignaz Semmelweis, a Hungarian physician who, in the mid-19th century, observing the extremely high mortality rates from puerperal fever in obstetric clinics, intuited the correlation with the lack of hand hygiene among doctors who moved from autopsies to examining birthing mothers. Despite the drastic reduction in deaths achieved by introducing the obligation to wash hands with a chlorinated lime solution, his theories were widely ridiculed and rejected by the medical community of the time. Semmelweis was opposed, lost his position, and ended his days in an asylum, dying from septicemia contracted due to an infected wound [13]. His story is a powerful warning about how difficult it is for science to accept inconvenient truths that challenge established practices and professional prestige.
La medicina tra scienza e dogma: un'analisi critica
La medicina, nella sua essenza, è una disciplina basata sulla scienza, sull'evidenza e sulla ricerca costante [16]. Eppure, osservando da vicino le dinamiche che la governano, emerge una riflessione inquietante: la pratica medica, purtroppo, assume talvolta le sembianze di una religione, dove il protocollo diventa il nuovo rituale e la critica è spesso soppressa in favore dell'ortodossia.
Il medico: esecutore o pensatore critico?
Come giustamente osservato, la base della classe medica è stata storicamente ancorata alle direttive provenienti dall'alto. Basti pensare a quanto tempo hanno impiegato a capire che le mani andavano lavate prima degli interventi. Un esempio storico e drammatico di questa resistenza è la vicenda di Ignaz Semmelweis, un medico ungherese che a metà del XIX secolo, osservando le altissime mortalità per febbre puerperale nelle cliniche ostetriche, intuì la correlazione con la mancanza di igiene delle mani dei medici che passavano dalle autopsie alle visite alle partorienti. Nonostante la drastica riduzione dei decessi ottenuta introducendo l'obbligo di lavare le mani con una soluzione di calce clorata, le sue teorie furono largamente derise e rifiutate dalla comunità medica del tempo. Semmelweis fu osteggiato, perse la sua posizione e finì i suoi giorni in un manicomio, morendo per una setticemia contratta proprio a causa di una ferita infetta [13]. La sua storia è un monito potente su quanto sia difficile per la scienza accogliere verità scomode che sfidano le pratiche consolidate e il prestigio della professione.
Las Loras: Un Paesaggio Forgiato dalla Potenza Tettonica e Milioni di Anni di Erosione
Come si sono formati i celebri altopiani calcarei (loras) del Geoparco Mondiale UNESCO di Las Loras? Quali processi hanno plasmato questo paesaggio unico situato tra Burgos e Palencia? Queste sono state le domande centrali a cui un team di ricercatori del Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana (CENIEH) ha risposto in uno studio approfondito. Il loro lavoro ha ricostruito la titanica lotta tra le placche tettoniche e i processi di erosione; ovvero, tra i processi interni ed esterni del nostro pianeta nel corso di milioni di anni.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cuaternario y Geomorfología, combina la mappatura sul campo con l'analisi dei dati digitali (immagini aeree, dati LiDAR e droni). Questo ha permesso di identificare una serie di antiche pianure erosionali relitte formate per denudazione milioni di anni fa. "In geologia, la denudazione è l'erosione del rilievo che si verifica per periodi di tempo così lunghi da appiattire e abbassare il rilievo, radendo al suolo e smantellando le montagne, fino a formare pianure erosionali quasi piatte, chiamate anche superfici di erosione", spiega il primo autore dello studio, Alfonso Benito Calvo, ricercatore del CENIEH.
Hiv: scoperti i 'codici' del sistema immunitario per sospendere le cure
Lo studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, identifica biomarcatori chiave nei pazienti trattati precocemente e apre nuove prospettive per terapie personalizzate.
Un gruppo di adolescenti e giovani adulti nati con l’HIV e trattati fin dalla prima infanzia ha mostrato una notevole capacità di controllo dell’infezione, mantenendo il virus in uno stato quasi inattivo. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il MIT di Boston, pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine.
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