Ultimi Articoli

Fertilizzanti del futuro: ammoniaca green grazie a Sole e vento

Fertilizzanti del futuro: ammoniaca green grazie a Sole e vento

21 Agosto 2025

L'ammoniaca, un composto chimico dal nome innocuo, eppure essenziale per...

Pet cloning: process, controversies, and perspectives

Pet cloning: process, controversies, and perspectives

20 Agosto 2025

AbstractThe cloning of companion animals, now commercially available from several...

The last frontier of the mind: consciousness and self-awareness in Artificial Intelligence

The last frontier of the mind: consciousness and self-awareness in Artificial Intelligence

19 Agosto 2025

Introduction: the machine in the mirror If one day artificial...

L'ultima frontiera della mente: coscienza e autocoscienza nell'Intelligenza Artificiale

L'ultima frontiera della mente: coscienza e autocoscienza nell'Intelligenza Artificiale

19 Agosto 2025

Introduzione: la macchina nello specchio Se un giorno l'intelligenza artificiale...

Millepiedi & Medicina: come le secrezioni di un artropode potrebbero trattare dolore e malattie neurologiche

Millepiedi & Medicina: come le secrezioni di un artropode potrebbero trattare dolore e malattie neurologiche

18 Agosto 2025

I millepiedi, spesso relegati al mondo degli insetti “striscianti e...

L’aumento di peso favorisce l’invecchiamento cerebrale

L’aumento di peso favorisce l’invecchiamento cerebrale

13 Agosto 2025

Dall’analisi delle risonanze magnetiche di oltre 46.000 persone è emerso...

TIP60, la centralina multiproteica che “viaggia” all'interno delle cellule per garantirne la corretta replicazione

TIP60, la centralina multiproteica che “viaggia” all'interno delle cellule per garantirne la corretta replicazione

13 Agosto 2025

La review, pubblicata sulla rivista Epigenetics & Chromatin dai ricercatori...

Da Pantelleria a Marte. In un lago siciliano si sperimenta l’origine della vita

Da Pantelleria a Marte. In un lago siciliano si sperimenta l’origine della vita

12 Agosto 2025

Nell’isola siciliana, un team di ricercatori italiani ha identificato un...

  • 1
  • 2
Agosto 2025
Di Anna Curir
Kim Williams Books editore, Torino
http://www.kimwilliamsbooks.com/titles/monographs/114-i-processi-psicologici-della-scoperta-scientifica.html
In questo libro, che ha come sottotitolo 'L'armoniosa complessita' del mondo', l'autrice mette in evidenza il pensiero che guida e che ha guidato gli scienziati nel loro lavoro. Essendo astronoma, Anna Curir considera soprattutto le grandi figure dell'Astronomia, da Galielo a Hubble, non disdegnando pero' quelle di filosofi e altri studiosi.
Dal libro della Curir apprendiamo come per Lagrange la meccanica analitica non fosse altro che una branca della matematica e che per Galileo la matematica fosse il linguaggio in cui e' scritto il grande libro della Natura.
L'opera (arricchita da una bibliografia molto esauriente) e' disseminata di frasi e punti di vista di diversi studiosi estranei al campo dell'Astronomia, come Bion, Kuhn, Popper e Matte Blanco (lo psicologo matematico dell'inconscio), che mettono in evidenza il loro punto di vista sui processi mentali alla base della scoperta scientifica.  Riguardo alle idee e i pensieri dei grandi studiosi del cielo, possiamo leggere che Keplero intui' la sua terza legge basandosi sui rapporti musicali, e che per la sua teoria cosmologica si rifece al Cosmo dei Pitagorici, ritenuto eterno, sempre uguale a se stesso. E' poi interessante apprendere che il fisico Wolfgang Pauli volesse concepire la materia e la mente come due aspetti complementari della medesima realta'.
Pubblicato in Libri

Riassunto
Si segnala il rinvenimento di un raro idrozoo, Craspedacusta sowerbyi Lankester, 1880, in uno
stagno in Località Pardossi, Pontedera, Pisa.

Abstract
We report the discovery of a rare idrozoo, Craspedacusta sowerbyi Lankester, 1880, in a pond in Pardossi location, Pontedera, Pisa.
Introduzione
All’inizio del mese di Giugno 2012 in un lago per pesca sportiva in località Pardossi Pontedera Pisa  veniva notata da alcuni pescatori la presenza di numerose piccole meduse della grandezza di 2-3 cm., pulsanti in prossimità della superficie. L’esame degli esemplari ha rivelato che si trattava dell’ Idrozoo, Craspedacusta Sowerbyi Lankester, 1880, specie cosmopolita che però risulta molto rara nelle acque interne Italiane . Le poche segnalazioni sono riferite alle località: 2002 Lago della Svizzera Parco dei boschi di Carrega (Parma), 2006 Lago di Gussola (Cremona), 2006 Lago di Alsiero (Como), 2011 Lago della Cassiana Calenzano Firenze.
Pubblicato in Scienze Naturali

Un team di ricerca internazionale, tra cui l'Università di Bonn descrive un mammifero enigmatico che è vissuto circa 165 milioni di anni e poi si estinse. Alcune strutture sui suoi denti rivelano una specializzazione negli alimenti vegetali. Con la sua soffice pelliccia, l'animale risultava essere tenero, ma sulle zampe posteriori, possedeva probabili difese tossiche o velenose. Nulla faceva pensare  all’identikit di un animale “carino”. I paleontologi dell’universita’ di Bonn, in Germania, hanno ricostruito le fattezze di un fossile pubblicato in uno studio su ‘Nature’. Hanno così descritto per la prima volta le fattezze di un mammifero vissuto 165 milioni di anni fa, il ‘Megaconus Mammaliaformis’. Tale fossile possedeva due denti davanti grandi e minacciosi e la corporatura simile a quella di un topo.  Finora la sola cosa che si conosceva di lui erano i denti dotati di poderose cuspidi, che portava ad una ricostruzione del suo aspetto ben piu’ minaccioso.

Pubblicato in Paleontologia

Un biologo dell'Università dello Utah ha identificato 33 nuove specie di formiche predatori nell'America Centrale e nella Zona dei Caraibi. Molte di queste specie osservate al microscopio o una lente sono realmente mostruose e per tale motivo sono state identificate con i nomi di alcuni degli antichi Dei e demoni Maya.

Jack Longino, entomologo e biologo spiega "Tali specie sono mostruose viste sotto un microscopio, la loro testa è una sorta di scudo, gli occhi ridotti e piccoli ai lati e hanno mascelle feroci irte di denti aguzzi per colpire le loro prede! Sembrano una sorta di Alien in miniatura e questo le rende per me  interessanti e divertenti".

In uno studio pubblicato lunedì 29 luglio 2013, all'interno della rivista Zootaxa, Longino descrive ed identifica 14 nuove specie del genere Eurhopalothrix, e le distingue dalle altre 14 specie già conosciute dalla scienza. Il nome del genere deriva dal greco "dai capelli a forma di clava" e si pronuncia (you-row-pal-oh-thrix). In un'altro studio in pubblicazione Longino identifica altre 19 specie (rispetto alle 15 già esistenti), appartenenti al genere Octostruma (che si pronuncia oct-oh-strew-ma), il nome del genere significa che le antenne sono formate da otto segmenti.

 

Pubblicato in Scienze Naturali

La scoperta è avvenuta nell’atollo di Gambier. L’ha realizzata Francesca Benzoni, biologa dell’Ateneo, nell’ambito della spedizione scientifica internazionale Tara Oceans. “Scoperta importante per la conoscenza della biodiversità dei coralli”.

Milano, 30 luglio 2013 – Echinophyllia tarae: si chiama così la nuova specie di corallo scoperta nell’atollo di Gambier (Polinesia francese) dalla spedizione scientifica internazionale Tara Oceans, che dal 2009 al 2012 ha sondato, studiato e analizzato per la prima volta a livello globale la vita microscopica marina negli oceani.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Zookeys (Echinophyllia tarae sp. n. (Cnidaria, Anthozoa,Scleractinia), a new reef coral species from the Gambier Islands, French Polynesia), è stata realizzata da Francesca Benzoni, ricercatrice del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano-Bicocca, che, all’interno della spedizione, ha coordinato e condotto gli studi sulla diversità dei coralli e il loro stato di salute.

La nuova specie di coralli (vedi gallery fotografica) è la prima specie descritta come risultato della spedizione Tara Oceans: appartenente al genere Echinophyllia, è un corallo duro, si sviluppa in colonie tra i 5 e i 20 metri di profondità, ed era finora noto solamente nell’arcipelago di Gambier.

 

Pubblicato in Scienze Naturali

Il conservatore onorario del Museo Civico di Rovereto, Giorgio Perazza, al centro dell'importante rinvenimento nell'ambito del lavoro di costante osservazione e mappatura del territorio finalizzato allo "Atlante corologico delle orchidee dell'Italia nord-orientale" di prossima pubblicazione da parte del Museo.

Oggi in campo botanico gran parte delle nuove specie e sottospecie si individuano attraverso differenze minime, non visibili a occhio nudo, e accertabili solo attraverso l'indagine genetica;
LA SCOPERTA DI UN FIORE NUOVO PER LA SCIENZA, CHE DIFFERISCE DALLE SPECIE GIÀ DESCRITTE SIA DAL PUNTO DI VISTA MORFOLOGICO CHE PER L'HABITAT PARTICOLARE, È FATTO DI PER SÉ RARISSIMO.
Se poi il _locus classicus_ è il BOSCO DI NUOVA FORMAZIONE A ERTO (Friuli Venezia Giulia), A MONTE DEL LAGHETTO RESIDUO DEL VAJONT,
SUL PENDIO DILAVATO IL 9 OTTOBRE 1963 DALL'IMMANE ONDATA provocata dall'enorme frana staccatasi
dal monte Toc e finita nella diga, la scoperta scientifica si mescola con la storia e diventa rappresentativa della capacità della Natura di rigenerarsi.
È questo il caso della NUOVA ORCHIDEA _LIPARIS LOESELII _SUBSP. _NEMORALIS_, descritta da Perazza, Decarli, Filippin, Bruna e Regattin
sull'importante rivista internazionale Journal Europäischer Orchideen, nel numero 44 (3) del 2012.

Pubblicato in Scienze Naturali

Il 21 e il 22 ottobre i maggiori esperti del mondo di simulazione si danno appuntamento alla 29esima edizione della International CAE Conference per confrontarsi sulla sperimentazione virtuale. Al centro dell’attenzione lo sfruttamento dell’HPC, il calcolo ad alta qualità, per l’innovazione di prodotti, processi e servizi per rendere l’Italia più competitiva. La CAE apre la settimana Aerospace italiana con l’avvio del tavolo tecnico delle aziende del settore.

25 Luglio 2013 - Per solcare le onde con un catamarano come quelli impegnati nell’America’s Cup o per andare tra le stelle con un’astronave bisogna prima passare per una simulazione computerizzata, le stesse che servono per costruire un ponte a prova di onde o una casa che non cada al primo terremoto.  Al mondo delle simulazioni, indispensabile per l’innovazione necessaria alle aziende per ripartire dopo la crisi, è dedicata l’International CAE Conference, evento di riferimento per il mondo della sperimentazione virtuale e del CAE (Computer‐aided engineering, ovvero sia l'ingegneria assistita dal computer) e che vede l’Italia protagonista del settore.

Pubblicato in Eventi

Una ricerca della Bristol University suggerisce che durante il Giurassico (165 milioni di anni fa) esistevano pesci ossei lunghi fino a 16 metri

Giganteschi pesci che si cibavano di plankton colonizzavano i mari di 160 milioni di anni fa, e che insieme ai Dinosauri sono scomparsi 65 milioni di anni fa, soppiantati successivamente dalle grandi balene e squali che si cibano ancora oggi di plankton marino. La domanda per gli scienziati era: Quanto grandi erano tali pesci giganti? Una nuova ricerca suggerisce che potessero avere dimensioni comprese fra i 12 ed i 16 metri.

Gli animali attuali che si cibano di plankton sono oggi i vertebrati  più grandi della Terra. La prima specie di pesce fossile simile a tali animali scoperta era un pesce chiamato “Leedsichthys” che viveva nel Giurassico medio circa 165 milioni di anni fa. Questa specie era una sorta di pioniere della nicchia ecologica oggi occupata dai mammiferi (balene) e dai pesci cartilaginei (mante, squali balena, ecc…) ma solo una dato era sconosciuto. Quali dimensioni tali specie raggiungeva? Questo almeno era la questione fino ad oggi rimasta insoluta.

Il professore Jeff Liston della University of Kunming in China e la University of Bristol’s School of Earth Sciences diccono: “ Le parti osse di Leedsichthys sono rare e male conservate. Tutte le stime fatte finora di dimensione o crescita erano approssimative e dedotte da ipotesi non supportate da dati. Sonop stati esaminati una vasta gamma di reperti, non solo le ossa, ma anche parti anatomiche conservate di resti molli, che mostrano strutture simili agli anelli di crescita, in modo da ricavare l’età dei vari reperti esaminati, e quindi ricavare dati correlati dimensione-età e stime di crescita”.

 

Pubblicato in Paleontologia

Un gruppo di ricercatori delle Università di Pavia, Milano-Bicocca e Statale di Milano ha condotto per la prima volta un’indagine completa e non invasiva su una tavola di violino realizzata da Antonio Stradivari. Sono emerse tecniche di costruzione, materiali e vernici utilizzate dal celebre liutaio cremonese.

Milano, 22 luglio 2013 – Raggi ultravioletti, raggi X e, persino, la tecnica di datazione che si usa per gli alberi, la dendrocronologia. È il mix di tecniche non invasive utilizzato per far luce sulla composizione e le caratteristiche della tavola armonica di un violino costruito da Antonio Stradivari circa tra secoli fa.

La ricerca, realizzata dal Laboratorio Arvedi dell’Università degli Studi di Pavia, in collaborazione con il Centro Universitario per le Datazioni dell’Università di Milano-Bicocca e il Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano è stata pubblicata di recente sulla rivista Applied Physics A (M. Malagodi, C. Canevari, L. Bonizzoni, A. Galli, F. Maspero, M. Martini, A multi-technique chemical characterization of a Stradivari decorated violin top plate).

La tavola Stradivari appartiene all’inglese Charles Beare, uno dei più noti esperti di violini a livello mondiale, che l’ha messa a disposizione grazie alla partnership di ricerca avviata con la Fondazione Antonio Stradivari Museo del Violino di Cremona e la Civica Scuola di Liuteria di Milano.

 

Pubblicato in Fisica

La terapia genica si propone di curare le malattie di origine genetica intervenendo sul DNA del soggetto malato, ovvero andando a “curare” il gene o i geni coinvolti nell’insorgenza della malattia in questione. Questo approccio terapeutico può operare in modi diversi: permettendo a un gene “difettoso” di funzionare correttamente, impedendo a un gene “nocivo” di esercitare la sua funzione negativa sull’organismo o ancora inserendo nelle cellule del paziente un gene “estraneo” in grado di produrre una molecola capace di arrestare lo sviluppo della malattia. In tutti i casi, la terapia genica mira ad intervenire a monte del processo patologico. Molti sono i centri di ricerca italiani ed internazionali impegnati nella cura di diverse patologie di origine genetica e ad oggi sono altrettanto numerosi gli studi che stanno confermando la validità di questo approccio terapeutico.

Pubblicato in Genetica

Medicina

Millepiedi & Medicina: come le secrezioni di un artropode potrebbero trattare dolore e malattie neurologiche

Millepiedi & Medicina: come le secrezioni di un artropode potrebbero trattare dolore e malattie neurologiche

18 Agosto 2025

I millepiedi, spesso relegati al mondo degli insetti “striscianti e...

Paleontologia

Geografia e Storia

Las Loras: Un Paesaggio Forgiato dalla Potenza Tettonica e Milioni di Anni di Erosione

Las Loras: Un Paesaggio Forgiato dalla Potenza Tettonica e Milioni di Anni di Erosione

26 Giugno 2025

Come si sono formati i celebri altopiani calcarei (loras) del Geoparco Mondiale UNESCO di...

Astronomia e Spazio

Un Nuovo Modello Per Comprendere Le Origini Dell'Universo

Un Nuovo Modello Per Comprendere Le Origini Dell'Universo

29 Luglio 2025

Superare il paradigma teorico inflazionario che è troppo “addomesticabile”: pubblicato su...

Scienze Naturali e Ambiente

Come si trasformano le città: un modello matematico per spiegare la gentrificazione

Come si trasformano le città: un modello matematico per spiegare la gentrificazione

05 Agosto 2025

L’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione ‘Alessandro Faedo’ del Cnr e...

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery