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Euphorbia damarana: identificato l'euphol come principale responsabile della sua tossicità ma anche come potenziale agente antitumorale

Veronica Rocco 08 Ago 2025


Lo studio scientifico "Isolation and identification of the primary toxin in the smoke of the Namibian milk bush, Euphorbia damarana" di M. P. Degashu et al., pubblicato sul South African Journal of Botany, Vol. 170, pp. 88-96 (2024), riporta l'isolamento e l'identificazione della tossina principale presente nel fumo del "Damara milk bush" (Euphorbia damarana L.C. Leach). Questo arbusto, che cresce nelle aree desertiche nord-occidentali della Namibia e del sud dell'Angola, veniva utilizzato tradizionalmente dai boscimani per realizzare frecce avvelenate usate per la caccia. Il suo lattice, infatti, è generalmente tossico per l'uomo e per gli animali, ad eccezione dell'orice e del rinoceronte nero che si nutrono dei suoi steli.

Lo studio è stato ispirato da un tragico evento storico. Negli anni '60, un gruppo di 27 migranti che lavoravano in una miniera di litio nei pressi della città di Uis, nella regione del Damaraland (Namibia), utilizzò i rami secchi del "Damara milk bush" per alimentare un falò per il barbecue. Ignorando la tossicità della pianta, soprattutto del suo fumo, cucinarono la carne sopra questo fuoco. Le sostanze volatili tossiche rilasciate dalla combustione del legno si diffusero nella carne, rendendola letale. I minatori consumarono il pasto e morirono tutti quella stessa notte. Il tragico evento è un fatto ben noto nella leggenda locale, e il luogo dove i minatori furono sepolti si trova accanto ai resti di una pianta di E. damarana morta, come documentato anche da una fotografia a corredo dell'articolo scientifico. La ricerca, quindi, non ha solo identificato una tossina, ma ha fornito una spiegazione scientifica concreta e definitiva per una storia che è stata tramandata per decenni, confermando che l'euphol, la tossina principale, è stato il responsabile di questo drammatico incidente.

I ricercatori hanno identificato il triterpenoide euphol come il composto principale presente sia negli estratti del fumo che nei fusti della pianta. Hanno anche rilevato piccole concentrazioni di composti con scheletri di esteri di forbolo. L'euphol è stato isolato e testato su otto diverse linee cellulari umane (A549, PC-3, HeLa, HepG2, MCF-7, MCF-12A, MRC-5 e HaCaT). I risultati mostrano che l'euphol purificato, così come gli estratti del fusto e del fumo, ha un'attività citotossica significativa su tutte le linee cellulari testate, con valori di IC50 (la concentrazione necessaria per inibire la crescita del 50% delle cellule) molto bassi. Data l'elevata concentrazione di euphol nel fumo (10.3 mg/g) e la sua tossicità accertata, lo studio conclude che l'euphol è la principale tossina in E. damarana e responsabile della morte dei minatori.

Questo studio è di notevole importanza per la tossicologia e la sicurezza pubblica, specialmente per le comunità che vivono o lavorano in prossimità della pianta Euphorbia damarana. L'articolo conferma scientificamente la conoscenza locale sulla pericolosità di questa pianta e fornisce una spiegazione chimica e biologica per i suoi effetti tossici. La scoperta che il fumo, e non solo il lattice, contiene una tossina potente come l'euphol sottolinea un rischio poco intuitivo e spesso sottovalutato.

La ricerca, inoltre, fornisce dati concreti sulla citotossicità di un composto naturale, che potrebbe avere implicazioni per future ricerche farmacologiche o tossicologiche come lo sviluppo di farmaci antitumorali. La metodologia utilizzata, combinando l'analisi chimica (isolamento e identificazione) con test biologici (citotossicità su linee cellulari umane), è robusta e contribuisce a una comprensione completa del problema. Questo lavoro rappresenta un esempio significativodi come la scienza possa validare conoscenze tradizionali e spiegare fenomeni altrimenti misteriosi o aneddotici, migliorando la sicurezza e la salute delle popolazioni locali.

 

Ultima modifica il Venerdì, 08 Agosto 2025 10:38
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